22 dicembre 2012

È Natale!

Non scrivo da più di sei mesi. Ma è Natale. E io adoro il Natale.

Non potevo non farvi gli auguri. Non potevo non stilare una mia chistmas wishlist. Quindi eccomi qui.

Se mi seguite su twitter saprete che sono viva, che sparlo di tutto e di tutti. In questi sei mesi sono successe molte cose...nel mondo degli altri.

È uscito l'ultimo episodio di 007 con Il Craig che a me non piace, quindi non l'ho visto.

Ho scoperto il cognato di Hamdan bin Mohammed Al Maktoum: il principe del Bahrain. Una saga anche lì. Ha sposato la sorella di Hamdan, Sheika, da cui ha avuto una bambina bellissima, Sheema detta Shumi, e...a giugno PAM: due gemelli.
Però il VERO CENTRO della questione è la poca umanità del Sig. Nasser del Bahrein. Un expat svedese lo ha denunciato per crimini contro l'umanità sostenendo che il Sig. nasser in questione l'avesse torturato durante un interrogatorio (non ricordo per quale motivo l'expat fosse stato interrogato).
A seguito della denuncia il Comitato europeo chiese che fosse negato al Sig. Nasser di partecipare alle Olimpiadi di Londra come rappresentante dello Stato del Bahrain. Of course, se ne sono fregati tutti e il Sig. Nasser ha appoggiato le sue chiappe sulla seggiolina dello Stato si Londra.

Ma passiamo oltre, la mia christmas wishlist:
"Caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata abbastanza buona da meritarmi i seguenti regali:
Il rossetto YSL pesca o rosa bambolina
Un maglione rosso, girocollo, intrecciato (vedere quello Zara) oppure un maglione girocollo con disegni (vedere topshop e asos, ma topshop è meglio)
Il mascara di Chanel o Dior perché ho finito tutti i mascara in mio possesso e ne ho bisogno
Un cappello nero stile Tirolese/Amish/Nonno Giovanni che ci piace tanto
Un vestito rosso, perché a Natale se non hai un vestito rosso non puoi essere una Zia Sara doc
Un paio di calze in pizzo bello bello bello che servono sempre
Una siringa o un sac a poche serio per decorare i cupcakes che quello tarocco in mio possesso non va bene
Uno smalto rosso nuovo

A piacere vanno bene anche scarpe, maglie colorate di vario genere, collane di vario genere, bracciali di vario genere senza pendagli...

So che non potrò avere tutte queste cose, ma qualunque cosa di queste elencate tu riesca a portarmi io sarò contenta.
Grazie Babbo Natale".

So che Babbo Natale aveva la vita più facile quando chiedevo qualsiasi cosa della Barbie. I tempi cambiano.

Voi avete già preparato la letterina vero? O avete pensato solo ai regali per gli altri?

La prossima volta vi racconto meglio gli intrecci di palazzo. So che raccontati così non vanno bene.
Vi aggiornerò sul risultato della mia letterina a Babbo Natale.

Vi auguro BUONE FESTE, un Sereno Natale, l'eliminazione di persone che vogliono sempre fare cose troppo grandi anche per se stessi, l'eliminazione dei piccioncini troppo noiosi...Vi auguro più open bar, meno ubriachi al volante, più pandori con il mascarpone, meno canditi nei panettoni, più neve e meno pioggia.

Un abbraccio a tutti e davvero tanti tanti tanti auguri anche per il nuovo anno che sta per giungere. I tempi son duri per tutti ma insomma...LA RIPRESA È DENTRO DI NOI, disse Mario. Eh.

13 maggio 2012

Ma la ZIA?!

Oggi è la festa della mamma.
Auguri alla mia mamma e alle mie amiche mamme. E alle mamme delle mie amiche.

Mentre pensavo a tutte le top quotes di mia madre, una su tutte il fatto di chiamarmi "Madame". Da sempre. Ecco forse perché odio il francese. O sto con uno mezzo francese.
Insomma...mentre pensavo...lampo di genio: la festa della Zia!!

Esiste una festa della Zia? Non dello Zio, proprio della Zia! Se esiste, qual è la data? Se non esiste, perché nessuno l'ha inventata?

Dovrebbe esserci. Ok. I nonni sono i nonni...ma vuoi mettere la Zia?!

Tutti dovrebbero avere diritto alla Zia. La sorella della mamma, in particolare. The best.
La Zia è quella specie umana e parentale che storicamente si prendeva cura dei nipoti in modo severo, chic e snob. Ha quella capacità di addomesticare e disciplinare i nipoti che manca a genitori e nonni. I genitori a volte troppo stanchi e troppo scontati agli occhi dei figli, i nonni li accontentano troppo.

La Zia no. La Zia è una statua. La Zia la guardi dal basso ed è una magnifica statua gigante. E anche quando tu sarai più alta/o di lei, lei sarà sempre una magnifica statua gigante.
Nessuno ti farà mai tanti complimenti quanto la Zia. La Zia pompa l'autostima. Siete giù di morale? Vai dalla Zia!
Nessuno farà mai regali fighi quanto la Zia. Neanche tua madre che ti regala la Barbie che avevi chiesto a Babbo Natale. La Zia ti regala la cucina della Barbie. La cucina! Neanche ci avevi pensato tu alla possibile esistenza di una cucina con mini piattini e forchettine x la Barbie.
La zia ti insegna a cuccare, a farti bella, ad avere pazienza, ad avere stile. Charme.
Nessuna ha più charme della Zia. Anche quando stende i panni, anche se ha sfornato 4 figli, la Zia è figa.
La Zia ti insegna a fare i lavori domestici o i lavori manuali in generale. Tua madre non ha la pazienza x insegnare. Ti sgriderà se sbagli. La Zia no. Ha un rigore, una disciplina e una pazienza ineguagliabile. Nemmeno i nonni. Forse il nonno, ecco.

Insomma la Zia è una sorta di luminare anni luce più avanti di tutti, ma sempre così vintage!

La Zia è quella che ti fa conoscere le chicche più nascoste. E ti dà i soprannomi. Sempre. E sempre assurdi.

Mia Zia mi chiama "Sprota". Un sinonimo di snob, Vamp, gne gne gne...una che se la tira! L'altra Zia mi chiama "Bettonega". Sinonimo di pettegola, gne gne gne, criticona.
Sono una bella persona, insomma.

Per dire, miei nipoti li chiamo marmocchi. E poi ognuno ha il suo nomignolo personale. Sono la dea dei soprannomi.

Se la Zia è sorella della mamma...Hai la mamma in pugno! Già solo guardando la Zia, scopri tutti i difetti di famiglia. I difetti della tua mamma anche. La Zia li ha. E all'ennesima potenza.
E se vuoi avere ragione contro la mamma...la Zia è la migliore alleata. Sarà sempre dalla tua parte. Sempre. Però se la mamma è nera e l'hai fatta imbufalire...vai dalla Nonna. La Zia ti fa un'altra ramanzina.

Per finire, la Zia fa morire dal ridere. È buffa. Riderete fino alle lacrime.

Insomma...sta Zia, che è una botta di vita assurda...la vogliamo festeggiare?

Baci, baci, baci.

12 maggio 2012

Bologna.

Nemmeno merita un titolo studiato questa città.
Molte persone che conosco vi sono state e non mi avevano avvertita. Temevano di rovinarmi la sorpresa forse.

Bologna FA SCHIFO.
Appena ho messo piede nel suolo bolognese ho avuto un vago ricordo di Genova. Per lo stile dei palazzi storici. Quando mi sono addentrata e ho iniziato a guardarmi in giro... il terrore! Ma non vi vergognate? Ma non vi sentite degli assassini? Uccidete la prima Università d'Italia, storicamente parlando.
Per non parlare di Chiese e strade. Stanno lì, questi nullafacendi e moltotenenti, a manifestare per il lavoro o per questioni spirituali e hanno la feccia intorno.
No parole. Fatti.
Scrivere "la legge è illegale" su una CHIESA. Ripeto.
Bomboletta spray su UNA CHIESA. Palazzo. Turismo. Storia. Cultura. Culto. Territorio dello Stato del Vaticano, se proprio vogliamo dirla tutta,...questo è insensato e illegale!

Vergognatevi.
La città è una lattrina. Nemmeno in Congo. Nemmeno nel Medioevo considerato l'epoca peggiore.

Bike sharing? Esiste. Senza biciclette. Oppure con biciclette rosse, sbiadite, selle rotte, arruginite. E, ovviamente, gran segno di civiltà, sul portabiciclette delle bici a pagamento...le bici dei privati. STUDENTI. Universitari.
Siete giovani di corpo e vecchi nello spirito.

Ho visto bottiglie di vetro rotte per terra in una via pubblica e molto frequentata. Ho supplicato che nessuna ragazza con i sandali si ferisse.

Ho visto SETTE.SETTE.S E T T E vigili. Non ho mai visto tutti insieme sette vigili in servizio. Sette. Quando li ho visti non ero davanti a una Stazione di Polizia nè davanti al Comune, nè a una manifestazione. Ero sotto le Torri dell'Asinello. Sette vigili..che chiacchieravano tra loro amabilmente.
A UN METRO da loro, ovviamente, c'era un venditore abusivo.

Fate schifo. Fate veramente schifo.

I palazzi, i monumenti. Neri. Avranno addosso il carbone del 1700!!!! Magari puliamoli no? Magari, Signori Sindaci, cerchiamo di avere qualche finanziamento europeo, dei privati, dallo Stato per pulire alcuni dei palazzi.
Inutile mettere la targhetta sul muro del palazzo quando il palazzo è sporco così tanto da assomigliare alla mia stufa dopo una giornata di fuoco ardente.

La raccolta differenziata. Che? Marte?! No. Veneto da ormai 5 anni abbondanti. Umido, secco, plastica, carta. Porta a porta. Bidoni condominiali privati. No.
Avete i bidoni di 20 anni fa! Le campane! L'umido non sapete cosa sia. I bidoni non hanno una loro area. Sono sballotati su e giù a seconda della pazzia del primo che passa per strada.
E poi mandate i sacchetti biodegradabili a casa. Utili.

Le strisce pedonali. Inesistenti.

Le indicazioni dei luoghi di interesse storico e culturale, turistici, così per dire...inesistenti.

Uno spazio consono e apposito per gli annunci universitari. Magari più bacheche. Un sito internet.
I soldi degli addetti alla nettezza urbana, che puliscono le strade dagli annunci svolazzanti, sarebbero impiegati meglio se costoro pulissero i portici dalla polvere e dai cocci di vetro.

Il mitico "divieto di affissione" accompagnato dalle telecamere manterrebbe puliti i vostri palazzi. Maggiore soddisfazione. Maggiore pubblicità. Maggiore turismo. Maggiore ricchezza.

Mi dispiace Bologna. Ma sei la città italiana più brutta che abbia mai visto.
E non ditemi che è colpa del penultimo Sindaco a oggi indagato perché il carbone è lì dalla rivoluzione industriale.

Basta NO GLOBAL. Tanto SI EDUCAZIONE CIVICA.

7 maggio 2012

L'imprenditoria dell'armadio.

Mi chiedo se si possa capire le abilità imprenditoriali di una donna dagli investimenti che fa nell'abbigliamento.

Sono arrivata a concludere che una vera business woman non può non avere un pantalone elegante. Di cotone o di lana, nero, grigio o marrone. Alla capri, a sigaretta, o che cade dritto.
Niente jeans. I jeans sono da sottoposta. Sono da depressa, addirittura, secondo una ultima ricerca scientifica. Nel mio caso hanno ragione: se metto i jeans non sono al massimo della forma, anzi. E poi diciamolo: sono il ripara checazzomimetto per eccellenza e se una donna è insoddisfatta del suo armadio tanto da correre ai ripari con un jeans...bè è insoddisfatta di tanto altro. Almeno in quel giorno.

Rebus sono le maglie. Ok, la camicia...la camicia? Da sottoposta anche quella.
Secondo me batte tutto la maglia in seta. Un po' ampia. In seta. Anche rubata a qualcuno. Vale tutto nell'abbigliamento.
Le maglie sintetiche sono un epic fail....fu così che molte fashion blogger morirono sotto il nylon credendosi "grandi imprenditora"!
Qualche riserva ho sul dolcevita...la maglia scollata fa serva. Pure quella. Il dolcevita fa imprenditora incazzata. Io la metterei alle riunioni. D'inverno. Chissà però qual è la vera psicologia del dolcevita. Elena, se tu lo sai...soddisfa questa mia curiosità!

Le giacche. Una business woman ha almeno una giacca. Non di velluto e non di lana e non da utilizzare come soprabito. Una vera giacca da tallieur. Nera. O Marrone? Beige? Blu? Grigia?...No. Grigia no. Anche quella è da sottoposta. Sul marrone e affini non ho ancora le idee chiare. Sul blu...bo. Forse va bene. Ma non sono convinta. Voi che dite?

Gonne. Dicono che faccia porca, bambinella, signorinetta...passerottina, anatrella, scoiattolina, cerbiattiana e via...Se oltre il ginocchio, ampia e di lana fa sfigata. Non sono femminista e rispetto questi canoni.
Salvo per un tipo di gonna: quella a portafoglio. Non troppo corta. Grigia. Ma anche blu e colori tenui, freddi. La gioia proprio. Ahahhaa.

Il foulard. Donne. I foulard. No. Non la pashmina, la sciarpa, il santocaspio di tovaglia...il foulard. Quadrato. 30x30, tipo.
Quando l'imprenditora è sull'esaurito andante con la cervicale che la tortura, se di seta, il foulard è l'unico ottimo rimedio al dolore. L'unico tocco di dolcezza. Diventerà il suo migliore amico.

Anelli. L'imprenditora ha un anello. Tipo fedina. O anche con una pietra. Magari quarzo rosa che rilassa. Per dire. Un anello non ingombrante, comunque.
Quella che ha i diamanti non so se sia imprenditora. Forse una volpona. O un'imprenditora chic. No. È una sottoposta. Sì, deciso. Il diamante è da sottoposta. Anche quello incastrato nella fede di matrimonio.

Tacchi. Eh. Tacchi. Fanno delle gambe strafighe. Quelli alti in particolare. Dovreste usarli di più. Meglio di squat e step.
L'imprenditora...secondo me non li mette. Scoop. No, non li mette. Non più di 3-4 cm direi. Ma son quelle scarpe basse con quel tacco giusto per tener su la schiena e non esser ultrapiatte.
Donne evitate come la peste le ultrapiatte: circolazione, postura, cellulite compromesse.
Sul modello di scarpa però non so decidere.

Però un'imprenditora mica lavora e basta. L'imprenditora ha almeno un capo alla muoda. Una borsa o un vestito, o una camicia o un qualcosa di quel tessuto/colore/forma che quest'anno va tanto. Lei lo ha. E ha anche almeno una borsa importante. Non necessariamente da 1500 euro. Ma una di un tessuto considerevole, che potrebbe dare in eredità.

Ah...un'altra cosa...l'orologio. No. L'imprenditora non ce l'ha. È lei che detta il tempo. Biologicamente. Sa già tutti i tempi guardando solo il sole. O al massimo guarda l'ora sull'auto o sul cellulare.

Ecco. Ho finito. I miei ragionamenti sono arrivati a tanto. Non sto dicendo di aver fatto una scoperta ma voi...ci avete mai pensato?
Adesso aprite gli armadi e ditemi...Siete business women?

5 maggio 2012

Trip & fail!

Devo confessare il mio epic fail in un'era in cui siamo circondate da smalti, base smalto, anti sfaldamento unghie, creme nutrienti, emollienti, idratanti...Mi piange perfino il cuore doverlo dire.

Avere le unghie più di 1 mm per me è un record. Le mangio.

Soprattutto quando studio e la concentrazione è a livelli da panico.

Riesco a farle crescere solo quando non sono sotto stress o quando mi impongo di curarle, e allora son tutto un "metti crema-metti smalto-togli smalto-metti crema-metti smalto".

Altrimenti. Nada. Sono martoriate.

Ho pensato di farmi la ricostruzione, ma se poi devo studiare, conoscendomi....mordicchierei anche la plastica! O forse no. Però mi deprime il pensiero di perdere questo sostegno alla concentrazione.

Credo smetterò solo una volta chiusi tutti i libri definitivamente. Però nel frattempo vorrei un po' proteggerle e cercare di non fare danni ingenti.
Quindi consigliatemi dei rimedi che rafforzino le unghie e tengano a bada i miei nervi. Non sono una persona costante. Tranne contro la cellulite. Maledetta.

Poi altra cosa. Voi mettete sempre lo stesso smalto su mani e piedi? E mettete sui piedi anche smalti come il particuliere?!
Io direi: gli smalti scuri, sui piedi...PROPRIO NO!!!!!
Se fate abbinamenti diversi, quali sono i vostri cavalli di battaglia???
Per quanti post sugli smalti io legga, non riesco a trovare dei principi cardine, oltre a: le unghie devono esserci ed esser curate.

Poi sono in trip anni '50. Desidero un costume da bagno anni '50. Non saprei quando metterlo dato che andró 6 volte in tutto al mare e se mi muovo da casa la meta è di sicuro la città...Non vi dico neanche che abito a 7 km dal mare. E ci andrò poco. Altro epic fail.
Comunque desidero questo costume. Credo intero. Così da poterlo mettere anche per l'aperitivo con gli shorts. Tutta colpa di Alix! Zio billy!
Ci sono anche i due pezzi ma hanno le mutandone dall'ombelico...risaltano i fiancozzi...dovrei provarli. Eh. Provarli. Ma dove?! Gli unici pezzi li ho visti in internet: Asos e Topshop. Poi il nulla. Malediamo in coro tutti gli stilisti che mi hanno intrippata senza poi poter realizzare questo mio viaggio mentale. Un sogno. Un'utopia.

Ringraziamo anche l'Homo ce vede le pin up e mi dice: staresti bene con un costume così. Grazie.

Quindi mie fidate amiche...se vedete costumi del genere in giro. Ovunque voi siate. Urlate alla sottoscritta. Mandate segnali di fumo, allarmi, SOS, in qualsiasi lingua. Recepirò comunque.

Ma non sarò mai una vera pin up senza le unghie fighe. Zio billy. Aiutatemi.

Baci, baci, baci.

30 aprile 2012

Thanks a lot!

Volevo ringraziare le mie amiche mamme. Sì, amiche. Perché le amiche sono quelle con cui parli, sparli, ti consigli, ti supportano e ragioni spesso nello stesso senso. Occorre darvi una REALE forma fisica? Mah...no. Vi do la forma che decido io, in base alle vostre foto. Così. A caso. Anche se di molte ho visto video e tante foto da avercele ben presente.

Insomma- sempre che mi perdo- volevo ringraziare le mum blogger perché ho saputo gestire egregiamente la mia ex collega/amica che è in dolce attesa.
Non le ho toccato la pancia, non ho detto se aveva tanta o poca pancia, non le ho dato consigli né suggerimenti (non ci sn passata, ma ho assistito alle gravidanze sforna-marmocchi e alle vostre anche se in modo post factum). Mi sono limitata a un "guarda come sei bella e felice!". Si può dire vero???
Ovviamente lei mi ha detto che si sente una cessa sempre sempre sempre e che quando compra vestiti le viene da spararsi e nn riesce a guardarsi.
Io la trovo veramente bella. Ha il viso molto piú dolce e la pelle liscia e morbida.

Non le ho detto: "vedrai andrà tutto bene", né "sì sì tanti auguri...la vedo dura". Mi sono limitata ad ascoltarla e a raccomandarle di fare attenzione quando fa i lavori in casa. Stop.
Mi promuovete? Posso essere l'amica ideale x le donne in dolce attesa?

Della serie "ma anche no"...però ha confermato che il mio fisico non può reggere una cosa del genere. Ho un programma fasullo dove la modalità "vai e moltiplicati" manca. O tipo è solo in parte come le app per modificare le foto: gli effetti più fighi mancano e sono a pagamento. Ecco. Devo essere fatta così pure io.

Non vi illustro il mio ragionamento sugli uteri in affitto xke sicuramente arriva una femminista benpensante sconosciuta che si offende e mi sgozza. Poi mi offre in dono al Dio degli animalisti...sicuro!!!

Eh...insomma...dovremmo trovare degli accordi con il Signor parto. O con quel discendente ke si culla beatamente sfondandoci il ventre. Cavolo. Quello sarebbe nostro/a figlio/a e già fa quel caspio che vuole lui. Qui ci vuole disciplina!!!

Bene. Molto bene. Ora mi trasformo in un hacker e creo una Signora Rottenmeier da installare nel mio corpo dal programma fasullo per istruire sto futuro coso che sarà mio discendente...calma...ho detto mio corpo?! Si, ciaoooo. L'antivirus me lo bloccherebbe a vita. Yeah!

Mamme. Siete voi. Io no. In un altro pianeta, un giorno...chissà! Con la Signora Rottenmeier però!
Grazie ancora a tutte e noi apprendiamo, apprendiamo, apprendiamo. Alla fine potreste salvare tante donne dal terrore dell'ignoto mondo della procreazione.

E ora...scatenatevi e ditemi se m sn comportata bene.

Baci, baci, baci.

26 aprile 2012

Presagio di sole.

Non posso non raccontarvi la giornata di mercoledí. A Firenze.
Ero a Firenze ma mi sembrava di essere in un Paese Estero. E non è merito della città in sè, ma della Fiera dell'artigianato. Bellissima.

Questo blog inizialmente aveva l'intento di far conoscere un "non italiano" in ogni suo post. Più o meno. Ogni tanto lo faccio. Tipo: ora.

Cibo, cibo, cibo: padiglione delle regioni italiane.
Passavamo dalla crema di pistacchio della Sicilia (strabuona!!! Altro che nutella!!), alla mozzarella di bufala campana, pasta di mandorle, pane, pecorino sardo, speck del südtirol, tartufo, patè di carciofi e mandorle, pesto siciliano, liquori e creme da bere varie... poi c'erano borse, pelletteria varia, vestiti di tutti i tipi.
Il migliore padiglione per i vestiti era quello del design. Nuovi artisti avevano la possibilità di vendere le loro creazioni e garantisco che si trattava di merce di alta qualità!

Altro padiglione era quello internazionale.
Il mio mondo.
Sud America, Africa, Asia ed Europa tutti insieme.
Partiamo dall'America/Africa.
Chi è appassionato di oggettisca e mobili africani non può perderla!
Tantissime cose tipiche: borse in pelle, tappeti, foulard, maglioni, vestiti anche per i bambini!
Ovviamente sugli stand Marocco potrei farvi l'illustrazione di ogni prodotto presente ma mi limito a raccontarvi qualche chicca: ora possiedo un vasetto di argilla con il mio nome scritto in arabo. Passavo davanti al tizio che me l'ha offerto così, tanto per. Sempre a me però. Credo di attirarli.
C'era la signora che vendeva l'olio di argan: marocchina che vive in Francia (le peggiori). Mi ferma e inizia:
"Vuole provare l'olio di argan?"
"No, grazie, lo conosco bene e ce l'ho già!"
"Ma è 100% puro?"
"Certo. 100% puro, viene dal Marocco."
"Bè, non vuol dire che se viene dal Marocco sia 100% puro!!!!!".
E allora viene dall'Azerbaijan, contenta?...odio essere contraddetta.

Stand di the marocchino, ossia the con la menta. Una ladrata: 2,50 euro a bicchiere. Ricoperto di foglie di menta. Pessimo. Vi aspetto a casa mia e vi faccio quello autentico.

Il migliore però era lo stand delle spezie. E della frutta secca.
Ovviamente subito amicizia, perchè erano i più vicini ai gazebi con i divani, ed erano i più gentili.
Moroso della best chiede se può assaggiare la papaya e da lì...è la fine: ci siamo ingozzati di frutta secca aggratis.
Avevano le albicocche secche: io le adoro! Ne avrò mangiate 20. Poi le ho comprate e il tipo, porgendomi il sacchetto, me ne ha offerta un'altra. La mia amica m faceva gesti cn signifocati come "mangiona" e "tutti tu li becchi"...E giù a ridere.

Poi padiglione Asia: Thailandia.
Solo i loro olii per massaggi, la musica, i disegni facevano sonno e relax. Eravamo svegli dalle 4 del mattino.
Tibet: c'era pure il monaco tibetano che faceva disegni soffiando in una cannetta. Molto figo.
Abbiamo pranzato con cibo tibetano: verdure in salsa, fritte, e fatte in altri mille modi...buono. Perfetto per i vegetariani.
India: vai di musica stile bollywood, le conoscevo tutte le canzoni. Possiedo musica, araba, indiana e giapponese. Chicche da fissata.
Ho comprato una sciarpa in seta e cachemire. Avevano detti tappeti meravogliosi. Credo fossero pakistani però. Non fidatevi dei vestiti. Non sono 100% seta e molti modelli li trovate al negozio indiano che avete vicino casa. Ascoltate me.

La vera seta la trovate nei kimono giapponesi. Meravigliosi. Mi son pentita di non averne preso uno. Non avrei saputo quale scegliere però...

Poi Cina e Paesi arabi sfornavano il kit "danza del ventre". Ciaooo...ci siamo messe la cintura apposita e giù di balletti. Sì, in fiera. Sì, lì in mezzo al bordello. Sì, ci hanno guardate male (le donne), strano (i maschi). Moroso best se l'è svignata.

Per il reparto Europa: Francia, Germania e Benelux.
Noi abbiamo ignorato i francesi, tranne quelli delle caramelle, ma c'erano molti stand di formaggi francesi e di patè vari. E pure molto grandi e ben forniti.
Il benelux aveva il loro tipico tessuto con cui fanno cuscini, borse, tende ecc...Erano tutte imitazioni ma molto carine comunque. Diffidate dalle borse perché, se non sono quelle autentiche, sono poco resistenti. Testatele voi stessi prima di acquistarle.
La Germania mi ha fatto le unghie. Erano quelli delle genialate: la manicure in tre secondi con una specie di stampino, le mani morbide e profumate con l'argilla ricaricabile, i soldi fermi, senza doverli inserire, con il portafoglio duble sense: chiudi di qua, apri di là e i soldi sono bloccati negli elastici. Paiura!!!

Insomma merita. Appassionati e non, se cercate delle chicche o se volete anche solo curiosare: Firenze, fino al 29 aprile, c'è la Fiera dell'Artigianato. Fortezza da Basso.
Ingresso 5 euro, se presentate il biglietto del treno 4 euro.

Se passate in uno stand sardo dove vendono gioielli in corallo e turchese, comprate qualcosina. Vi servirà la best!

Baci, baci, baci.

19 aprile 2012

Sono una ribelle curda.

Giorni di ribellione pura, questi! Non mi va bene niente.
Né nel mio micro mondo, né in quello macro.
Nel micro: ho deciso di smettere di scendere a compromessi. Li faccio solo con le amiche e con i miei genitori. Con tutti gli altri il motto è: "io passo, o ti sposti, o ti investo.". Quindi, levati!!

Ho detto NO alle vacanze a Parigi. Ne ho le palle piene di mete comandate perché c'è Tizio, c'é Caio. Tanto non si viaggia gratis. Con quei soldi andiamo dove ci pare a noi. Non possiamo? Stiamo a casa. L'importante è stare insieme, dove stiamo bene. Entrambi. Io, in primis.

Ho testato la possibilità di un tour d'Italia. Ho visto più Europa, che Italia. Più città, che mare e relax. Ho bisogno di mare, di vestitini, di sale e di abbronzatura. Con il sofa/bed sharing farei davvero il tour d'Italia. Mi manca solo la Valle d'Aosta e il Trentino.
Ma si cercano ulteriori volontari anche in altre regioni. A Roma mi toccherà passare un mese. Idem per Milano.

18 aprile 2012

A far l'amore comincio io!

Mentre disquisivo con un amico del più e del meno, costui mi dice: "Dai, vieni in Puglia!".
Cioè..."dai, vieni in Puglia" è la frase che sogno di sentire da una vita. Mi ispira un sacco. Tutta. Che sia Taranto, Lecce, Salento, Tavoliere...dove volete!!!!
Così nella pausa studio ho fatto qualche ricerchina di foto: "zumpa, zumpa, vediamo, vediamo..porca, porca, porccccc"...

Per la serie: "Ciao, amici, ciao...io quest'estate vado".
Davanti a queste foto ho iniziato a fantasticare sulla mia super abbronzatura, sul cappello in paglia che mi porterei, il vestitino bianco yeah yeah...manca solo che tiro fuori la valigia e sono pronta.

Bordelli informatici! SOS!

Ho combinato un casino dei miei.

Devo aver beccato qualche bel virus che mi ha portato a disinstallare Google Chrome, ho disinstallato google Chrome. Ora vi scrivo tramite Internet Explorer. Fa molto fine anni '90!!!
Adesso ho avviato l'antivirus per ripulire il pc da tutte le schifezze. L'ho pulito. Ho reinstallato Google Chrome tramite il sito ufficiale (che mi prende anche per i fondelli dandomi del "grandioso"....io sono una donna, ciccio mio bello!!!!), ma non funziona!!!

Apro la pagina di Google Chrome e mi dice che i firewall o l'antivirus mi blocca il sito perché lo considera un intruso e di metterlo tra i siti consentiti. Ho controllato ma non risco a modificare nulla. Le impostazioni per i firewall son tutte bloccate....

(Volevo mettervi la foto ma questo blog catapecchioso che ho non mi fa caricare file con estensione diversa da jpg, png ecc...fuck!).

16 aprile 2012

Una punturina di insulina in più!

Oggi sono in vena di smielate. Se avete il diabete, come dice nonna, "fatevi una puntura di insulina in più!!"!

Argomento uomini. Sì quegli esseri di sesso maschile, con il "pippo" come dice marmocchio 3enne.

Questi esseri che conosciamo per secondi. Prima viene la mamma, poi ti mettono in braccio di sto coso gigante e fisso, lo chiamano papà. Papà? Che poi fai confusione con pappa. E allora chiamiamolo Papi. O Papino. Dio quanto siamo ruffiane.

Poi giochi e capisci che ci sono tanti esseri con il pippo. E sono diversi da te. Inferiori, tendenzialmente. Ma simpatici. Così pensi di usarli come salti in banco, come pupazzetti da strapazzare, ma anche come cavie: "Dai il sasso contro il vetro lancialo prima tu, vediamo che succede, poi se non succede lo lancio anche io. Più forte." Ovviamente. Io l'avrei lanciato più forte. Ahahaha.

13 aprile 2012

Avete fallito miseramente!

In questo ultimo mese ho avuto una vita. Una vita mondana, per la precisione.
Ogni week end deliziavo il mio spirito festoso abbandonato e ammuffito con la presenza delle amiche e degli amici, con feste di compleanno, di laurea, ritrovi e serate tra donne. Un mese che mi destreggio tra cene e discoteche.
Fa molto 2008, diciamolo!

Quindi ogni volta mi si presentava il fantastico "che cavolo mi metto??" davanti alle ante aperte dell'armadio pieno. Pieno di roba inutile: troppo grande, troppo piccola, troppo corta, troppo da giorno, troppo, troppo, troppo....

Questo sabato sera (domani) mi aspetta l'ennesima festa di compleanno. Ovviamente, non so cosa mettermi, non sto neanche a dirvelo...E così sto spulciando da qualche giorno ogni sito di style, di outfit, di style icon, di fashion ferracne, moda, beauty sfighez & company!

12 aprile 2012

Dimmi che borsa hai e ti dirò chi sei.

Solo la parola "borsa" mi dà pace. Sentite che suono. Altro trauma infantile, ovviamente.

"Io adoro le borse, venero le borse, vivo per le borse!" (semicit. Crudelia Demon).

Dovete sapere, magari alcune di voi già lo sanno, che la dimensione della borsa rappresenta la posizione della donna nella società. Più la borsa è grande, maggiore è la rilevanza sociale della donna. Di quella donna.

Ovviamente io inconsciamente non ho potuto che seguire questa fantastica regola.

Da bambina avevo borsettine piccole. Morbide. Colorate. Dentro ci mettevo la Barbie seduta con mezzo busto e 3/4 di gambe fuori. Oppure il rossettino. La mollettina gne gne gne.

Intorno agli 11-13 anni ho iniziato a volere la MIA borsetta, e non quelle che raccattavo in giro. Era sempre piccola. 25x15. Da mettere sotto il braccio, con un manico corto. Era beige, di tessuto, con la bandiera americana. Sbiadita. E gli strass. Bianchi.

10 aprile 2012

Ho perso le idee.


Mi sento come gli scrittori coglioni.

Quasi tutte le sere prima di addormentarmi mi vengono in mente post bellissimi da scrivere, mentalmente li scrivo nella mia testa: mentalmente. Mentalmente. 
Dovrei scriverli da qualche parte, su qualche superficie in grado di mantenerli e conservarli. Non mentalmente. Il mio cervello con il sonno se li porta via. E ora son qui che penso a cosa avevo in mente di scrivervi ieri sera e non me lo ricordo più. 

Vado anche per associazione di idee. Tipo: "forse era scarpe"..."scarpe- ok, scarpe- mumble mumble..... ...-no era borse" "borse- dai, borse- cavallino- nere- sì nere...- no nere no- grandi- ahn sì...- ahn no.".

Insomma una brutta situazione. Ancora più brutta oggi perché proprio non mi viene in mente nemmeno una parola d'inizio, anche se sbagliata. Vuoto.

Vabbè. Meglio se mi metto un po' di crema alla caffeina eh?

6 aprile 2012

Impazzita e disperata!

La primavera ERA alle porte.
Ora la primavera è qui. Da 10 giorni. E io, per la prima volta nella mia vita. Seriamente. Sono IMPAZZITA.

Voglio subito, subito, veloce, veloce, SALVARVI: non mettevi mai allo specchio di spalle, con la testa all'ingiù a controllare lo stato drenante delle vostre cosce. Soprattutto se non avete la più pallida idea di cosa potreste vedere.

Ed è così che inizia la mia Odissea.

Orripilante ciò che ho visto...via!
Già prendevo pastiglie drenanti saltuariamente. Ma ho decretato che non bastavano: dovevo fare una guerra. Seria. Non una battaglietta così tanto per...della serie: "Dio mi assisterà"!!!
E così tra Google, Karlita su YouTube (quando la Best ti rovina), Alfemminile, SantiNumi e SantoCazzoCelluliteStop...ho scoperto cose a noi comuni mortali sconosciute.

L'edera. Voi sapevate che l'erede è una grande amica della circolazione?????? Io no. Ero ferma a mentolo, betulla, ananas e centella.
Sta cazzo di centella che manco sapevo l'esistenza. Bè....fatela diventare la vostra migliore amica: drena un sacchissimo e vi aiuta a sciogliere quella ciccia bubbonica e schifosa.
Con edera e centella siete già a buon punto. E per edera intendo proprio quella che soffoca le altre piante aggrovigliandoli su di esse. Quella che trovate nelle case vecchie. Ecco. Fatene man bassa. Da domani iniziate a ripulire l'Universo e con l'edere potrete fare fantastici decotti miracolosi. Pseudo.

15 marzo 2012

Saggezza in pillole.

Momento di consigli utili. Prevalentemente per donne. Che dovrebbero essere più femmine.

A- Constato che ai tempi dei social network, i maschi appena si innamorano mettono una profile picture contenente il ritratto di loro con l'amata. Soprattutto all'inizio della relazione. Se non lo fanno e lui dice di amarvi alla follia, la scusa che è timido o si vergogna non vale. Mai. 
Ponetevi delle domande. L'atteggiamento del moroso della vostra amica molto innamorato vi darà le risposte. Ho detto l'ATTEGGIAMENTO, ossia i comportamenti. Non ho detto che il moroso della vostra amica vi potrà rispondere. 

B- Ogni tanto sfoggiate una gonna. Anche a campana, di quelle che quando cammini vanno a destra e a sinistra creando delle onde e fanno fru fru fru fru... Mica esiste solo la minigonna per incantare gli uomini! Le gonne che vanno su e giù gli fanno girare la testa e li ipnotizzano. Provate! E provate soprattutto nei giorni in cui siete in modalità "say yes to cess!". 

2 marzo 2012

Un venerdì di festa!

Questa è una storia vera.

Siamo a K. Ecco Karim che va a scuola. Oggi è Venerdì. E' festa e vuole vestirsi da festa anche per andare a scuola. Così sceglie i vestiti migliori, quelli che papà gli ha portato dall'Italia, anche se sua madre continua a strillare: “ Non metterti i vestiti i belli, poi gli schimker (i bambini di strada. Gli orfani) ti prendono a botte e te li rompono.”.

Niente da fare. Karim se ne frega ed esce tutto orgoglioso e si sente bello come il Principe Mohamed. Quelli sono i vestiti che suo papà ha portato per lui. Anche se per gli altri bambini che abitano vicino a casa sua lui è un fortunato, un ricco. Va alla scuola dei ricchi, con i figli dei medici, nonostante sua madre sia un'infermiera e suo padre un autista di camion. Un autista in Italia però. E anche se in Italia, per gli italiani, guadagna bene ma non benissimo rispetto al lavoro che fa, per gli abitanti di K è ricco.

Durante il tragitto Karim cammina tranquillo, arrivato all'angolo della scuola controlla da dietro il muretto le postazioni dei schimkeri davanti al cancello della scuola: sono tutti al di là della strada perché ci sono troppi genitori davanti al cancello. Così 1..2..3... e giù di corsa fino al cancello passando in mezzo ai genitori. Anche oggi l'ha scampata!

Alla fine della giornata di scuola, sono le 17,00, si ripresenta il problema schimkeri. Karim camminando tra la porta e il cancello prova a calcolare lo stato della situazione... Tra i genitori facce familiari zero: OK; dei schimkeri c'è solo Ibrahim appoggiato alla vetrina del negozio di brioches: OK.

1 marzo 2012

Manuale di sopravvivenza alla lontananza.

In generale nei momenti di disperazione non mi tuffo su barattoli di gelato, dolci, cibi fritti od oleosi... Non innondo la mia stanza di lacrime e fazzoletti, non faccio la muffa a letto e non abbandono la mia trusse di trucchi dandomi al bestialismo più totale. Non sono Bridget Jones.

Intanto per cominciare trasformo la disperazione, in sconforto, poi in autoconvincimento per arrivare alla resistenza, al sorriso e alle feste.
Così trovandomi in questo stato ho pensato di fare una specie di mio Manuale.


I PRINCIPI


1. Evitare stare a casa. Il momento di sconforto va espulso dalla quotidianità.

Regola
Se non strettamente necessario, OGGETTIVAMENTE necessario. Non "necessario" secondo il vostro voler diventare delle muffe! Proponete alle amiche di uscire, inventatevi cose da fare, gente da vedere, recuperate tutti i no che avete detto in passato per i troppi impegni legati anche al creatore dello sconforto.All'inizio vi annoierete o vi sembrerà uno sforzo immenso...anche controvoglia uscite. Continuate a versare lacrime? Continuate con i prossimi principi... soprattutto il numero 5.

2. Il pensiero fisso della materia della disperazione va attenuato, eliminarlo nel breve periodo è impossibile. 

29 febbraio 2012

Sensualidad #2: Haifa Wehbe!

Mi sono nominata Ambasciatrice d'Arabia. Così, da sola. me la faccio e me la godo.

Dal titolo non avrete capito nulla. 
Parliamo di musica, di una bella voce.

Parliamo di una donna, rifatta ma bella e di fama internazionale. Quando dico "internazionale" non intendo popolare. intendo internazionale nel senso che è una donna di mondo.

Diamo un volto e un corpo a questa donna...



28 febbraio 2012

Mi son persa in un bicchiere d'acqua? No! Era una marea!

God bless i cari vecchi blog che mi aggiornano sugli eventi reali!

Tempo fa ragionavo sul fatto che la crisi porta molti nuovi nati. Le coppie non hanno soldi per uscire a cena, per fare shopping, per intrattenimenti vari e così scelgono l'unico intrattenimento salutare aggratis: sex. Without city and without condom.

Un sacco di donzelle hanno sfornato e ho perso il giro.
L'unica che da fun accanita quale sono non ho perso d'occhio è Beyonce. Tanto che credo di esser stata una delle prime italiane a vedere Blue Ivy. E' bellissima e non c'era dubbio. Già la etichettano come una star. E' solo una neonata anche se la scorazzano in giro per New York city con un furgone dagli interni in pelle e le guardie del corpo... take it easy!
Per chi non l'avesse ancora vista...



27 febbraio 2012

L'Harry d'Oriente.

Esploriamo di nuovo quella terra che ancora riesce a dare lavoro a mezzo mondo: gli Emirati Arabi.

Ricordate il principe Hamdan? Smemorate, cliccate qui!

I figli del Sceicco Mohamed Bin Rashid Al Maktoum sono circa dieci, avuti da 2-3 mogli e da altre donne non ufficiali.
Uno avuto dalla seconda moglie è Majid Bin Mohamed Bin Rashid Al Maktoum.
Ministro per i beni culturali.



Direi che si contendono il titolo di "più bello d'Arabia"!

A differenza del fratello, Majid è molto più formale, più controllato e conservatore.
Meno tecnologico e anche più umile, a mio modesto parere. Un po' un ragazzo tutto "casa palazzo e moschea"!



Non si atteggia, non si pompa come il fratello.
Molto più severo Majid difficilmente concede scatti al di fuori di eventi come mostre, incontri con persone disagiate o premiazioni varie.

19 febbraio 2012

Fascino...

Dopo l'invito galante...mi sono innamorata!!!!

So che me lo vorrete tutte rubare, so che piacerà a tutte e che mi invidierete...ma lui è solo mio e ci amiamo perdutamente...



16 febbraio 2012

L'invito super galante!

La scorsa settimana ho ricevuto un invito super galante. E non da colui che doveva portarmi a Venezia.

Un viaggio di 4 giorni a Urbino, passando per Ravenna (che ho già visitato) e Rimini-Riccione. A maggio. Andiamo a visitare castelli medievali, basiliche e il delfinario.
Alloggeremo in un Agriturismo nelle colline marchigiane. La sera verrà nell'agriturismo un Dj di Pesaro a intrattenerci e vai di disco! Già mi vedo!

L'unica mia preoccupazione è: "Non posso scofanarmi di drink in mezzo ai 12enni!!!".
12enni??? La mittente dell'invito è la Marmocchia Maggiore, ossia mia nipote 12enne...che a maggio sarà 13enne. Oh c**zo! Questa è la sua prima gita di più giorni con la scuola. Ribadisco. CON LA SCUOLA.

La Marmocchia mi ha chiesto , con la voce più smielosa e ruffiana e lagnosa gnegna gnegna possibile, se la accompagno in gita. E io ho detto SÌ! "Ah, ha detto sì!" (cit. Sorellastre di Cenerentola). Quindi passerò 4 giorni circondata da bambocchi/bimbominchia 13enni. Oh, come sono emozionata!

Diventerò un'esperta di bambocchiese! Già ho una buona cultura ma poi...faville!  Sarò la Zia superfaiga, supertrendy, superdivertente che tutti vorrebbero!  Camminerò per Urbino dicendo: "pigio"(figo in bambocchiese), insegnando tattiche di conquista di bambocchi che io non ho mai appreso, facendo acconciature a un esercito di bambocchie, sfoggiando i miei smalti (le bambocchie di oggi sono smalto-dipendente, se lo sniffano fra un po')...e poi? 

E poi c'è la parte migliore...coglionare i professori! Le frasi a doppio senso che loro non recepiscono?! Vuoi mettere le gare a uscire dalle stanze appena loro girano l'angolo?! Sono tutti 50enni. E sono rinco, dai si sa! Due addirittura c'erano anche ai miei tempi. E che non pensino di trattarmi come supporter-supervisora dei bambocchi! Perché io sto dietro a mia nipote. E basta.

15 febbraio 2012

Il seguito. About my Valentine!

Martedì 14 febbraio. Direzione Venezia.  Io vestito lungo nero con spacchi sui lati, pelliccia coprispalla, capottino, opentoe tacco 12 con plateu in vernice nera, orecchini con tanti piccoli diamanti, cappelli sciolti, trucco...insomma vera figa! Lui pantaloni neri eleganti, scarpe pelle nera, camicia azzurra intenso, cravattino nero, maglioncino nero collo a V e cappotto. Arrivati a Venezia ci dirigiamo da Piazzale Roma a Piazza San Marco, a piedi, io sottobraccio a lui, con calma, con l'andatura che solo gli innamorati hanno. Durante il tragitto contempliamo i colori delle case, qualche vetrina dei negozi di maschere o di peluche e ad ogni ponte -con tanto di bacio annesso- guardiamo: l'acqua scorrere, i particolari delle case, le varie terrazze, lo stile architettonico delle finestre... Non amo particolarmente Venezia, spesso ci trovo più difetti che pregi, confesso. Però in una serata così posso solo vedere i pregi e la bellezza delle sue costruzioni che, comunque, apprezzo sempre. Avvicinandoci a Piazza San Marco, nei pressi de "La Fenice", svoltiamo in una calle ed entriamo in un ristorantino dove fanno del pesce buonissimo. Mangiamo degli antipasti insieme, da un piatto unico e poi un risotto di pesce. Per noi niente vino. A lui non piace in più non beve alcolici, per quanto riguarda me...bè, la sessione esami non me lo consente. Usciti da lì incrociamo qualche coppia con Signora impellicciata che si dirige verso il teatro, come consuetudine; altre coppie vestite con i tradizionali e meravigliosi costumi veneziani e coppie di giovani piccioncini in jeans. Lo so, lo so, a San Valentino non hanno ancora abolito i jeans. Non me ne farò mai una ragione. Li odio. Arrivati in Piazza San Marco ci guardiamo e ci scrutiamo l'un l'altro strabiliati dall'effetto delle luci della Piazza sui nostri visi. Dopo una breve passeggiata nella Piazza, qualche foto-ricordo piccionciosa, 48mila baci e 26mila abbracci, ecco il momento regalo.  Regalo, al singolare. Il regalo per me lui me l'ha inviato a casa e quando è venuto a prendermi si è presentato con un mazzo composto da una rosa rossa e tanti tulipani rossi.  Ecco che quindi Piazza San Marco è tutta per me e per il regalo che io ho fatto a lui. Un regalo che volevo fare in molte occasioni in questi tre anni. Non l'ho mai fatto perché in ogni grande occasione, dove il regalo sarebbe caduto a fagiUolo, c'era purtroppo alternativamente: qualche piccolo screzio tra noi,  mancanza di liquidità, impegni che mi impedivano di dedicarci il congruo tempo... Questa però è la volta buona. Così gli porgo la borsettina di carta rossa 10x15 proveniente dalla gioielleria, dalla quale lui estrae una scatolina rossa 4x6 chiusa con nastro di raso rosso e fiocchetto! Sorridente, incuriosito ed emoIonato mi bacia e mi stringe. Un po' tremolante (è il Dio della suspance) tira il nastro e scioglie il fiocco. Alza il coperchio e...non trova niente! Ahahahah. No dai, scherzo, solleva il coperchio e trova un bracciale FINO (lui è magro e ha il polso fino, inoltre entrambi odiamo le tamarrate), dalla maglia stranissima (simile a quella degli ingranaggi, dei lego, non so spiegarvi...), bicolor: color oro rosso e bianco. Felice e stupito mi ringrazia, mi stringe, mi riempie di baci e mi chiede di metterglielo al polso. Dopo altri mille baci e dopo avermi presa in braccio in mezzo alla Piazza (rito che non perde mai occasione di praticare), si mette a contemplarlo come un bambino 5enne che non ha mai visto un determinato gioco. Ora vi spiego perché è un regalo per me importante. Non in ordine di importanza...Uno perché è un gioiello e i gioielli non si regalano tutti i giorni. Due perché è per lui, che porta al massimo dei braccialetti fatti di fili di cotone di quelli che prendi in spiaggia. Tre perché voglio farlo incidere all'interno. Insomma perché è una cosa che faccio io per lui e che gli rimarrà per sempre.  Ecco. Questo è come sarebbe dovuta andare.  Com'è andata?  I fiori non ci sono stati. Il mio regalo è arrivato a casa e l'ho aperto senza emozione dopo un'ora. Ometto la parte che nel sogno corrispondeva al ristorante, passeggiata, baci e ponti...dico solo che non abbiamo cenato insieme, avevamo lo stomaco in sciopero e la lingua in guerra. La parte del bracciale, se omettiamo Piazza San Marco, i baci e le coccole, è stata così come ve l'ho descritta. A lui è piaciuto, era emozionato per il gesto e l'ha contemplato come un 5enne. Serata finita. E storia pure. Quel regalo non s'ha da fare. Bai, baci, baci.

13 febbraio 2012

About my Valentine!

Come tutti sapete, domani è San Valentino. Io e il mio Lui abbiamo deciso di festeggiarlo per la prima volta in tre anni. E me lo godrò a pieno! Negli anni passati siamo passati dal: io cioccolatini- lui fiori; Io niente- lui niente, forse una cioccolata al bar con una candelina; Io niente- lui una borsa di Furla che aveva visto e comprato 10 giorni prima e che ha colto l'occasione per darmela... Quest'anno cambiamo tendenza. Non cederemo comunque al consumismo, alla banalità, ai dolci fatti in casa, ai cioccolatini, ai peluches, alle cene al ristorante, forse ai fiori ecc... Concordo anche con il fatto che l'amore non ha bisogno di San Valentino per esser festeggiato. Infatti all'inizio della nostra storia non avevamo bisogno di San Valentino perché ci vedevamo quasi tutti i giorni, passavamo ore e ore e ore al telefono: oltre ad aver il tempo per vivere il nostro amore, avevamo il tempo per contemplarlo, per festeggiarlo. Le sorprese e i regali non sono mai mancati, ma nell'ultimo anno i ritmi sono cambiati. Lui lavora tutte le sere e i week end; io studio tutto il giorno, anche il week end, ci vediamo solo 15 ore a settimana quindi abbiamo appena il tempo per vivere questo amore dai tempi di un part-time. Fortunatamente i sentimenti sono a tempo pieno, anzi 24/24h. Così approfitteremo dell'atmosfera che tutti creeranno domani. Abbiamo deciso che il nostro amore, il festeggiato, avrà come sfondo Venezia. È giunto anche il momento di dare vita ad un'idea che medito da tre anni e che non ho mai avuto occasione di mettere in atto, sperando sia il momento giusto. Lui ha detto che non mi regalerà niente, di non aspettarmi nulla. Io ho ribattuto con un "idem"! Vi vorrei poter raccontare di più, ma lo farò dopo aver visto cosa accade domani.... Auguro a tutti voi un buon San Valentino. Agli innamorati e alle coppie felici. Alle coppie che soffrono affinché trovino pace ed equilibrio. Ai single che cercano disperatamente l'amore vero, auguro loro di trovare la capacità di divertirsi e di godere di questo momento di libertà per poi planare tra le braccia del vero amore. A coloro che hanno perso l'amore auguro di ricordare sempre con un sorriso l'amore della loro vita. A tutti auguro di esser felici, di godere delle varie forme di amore che li circondano. Perché credo che ovunque ci sia amore. Baci, baci, baci.

30 gennaio 2012

Ich liebe Deutschland!

Amo la Germania. Amo Berlino in particolare. Moltissimissimo.
Nessuna città la eguaglia.

Com'è iniziano il nostro rapporto amoroso? Dalla lingua ovviamente.
Alle medie la mia migliore amica studiava il tedesco, io no. Giocavamo alla maestra e lei che aveva una lavagna VERA come quelle della scuola: grande, con il cancellino serio, i gessi bianchi lunghi e nuovi; mi insegnava il tedesco. E quello che impari giocando è impossibile non ricordarlo.
Iniziai con i pronomi, poi verbo essere e avere...

Poi si passò alle superiori. E lì iniziai a studiarlo seriamente....oddio...non proprio seriamente...
All'inizio collezionai solo brutti voti. Anche un 2!!! Non avevo ancora trovato il mio metodo. Abbiate pazienza!
Vero la fine del primo anno magicamente apparì il metodo di studio e collezionai tanti 8,5-9. Mica potevo avere il debito! Così mi salvai.
Gli anni successivi studiai bene e mi appasionai. La professoressa poi era adorabile. E bravissima.
Al 3^ anno ci proposero di andare in Germania in case famiglie. Quei bigotti dei miei compagni rifiutarono. E non raggiungemmo il numero per andare, così non andammo. Non per dire ma sono quei soggetti con una vita più monotana e grigia di un robot. Ma forse non è stato proprio un male immenso!
Al 5^ anno, poi, la professoressa ci propose di andare a Berlino. Noi tutti rifiutammo di andare. Preferimmo Madrid. E non mi pentii mai di questa scelta.

Successivamente ho lavorato come commessa in un negozio d'abbigliamento nella località di mare dove abito. E ho fatto un viaggio a Berlino. E lì fu amore con la A maiuscola.
Parlavo tedesco come una vera deutsche Mädchen (ragazza tedesca)!

Vorrei così approfittare per sfatare alcuni miti che ultimamente, e non solo,leggo e sento:
- i tedeschi non parlano con toni di superiorità, e non fanno espressioni di disapprovazione nei confronti degli italiani, nè ci insultano, nè si lamentano di noi, nè sono maleducati.
Quelli casomai sono i francesi. Ho sentito frasi come "ah, poveri italiani" dai francesi. Non pronunciano parole in italiano, i francesi. Nemmeno spaghetti o pasta. Piuttosto tacciono e non mangiano.
- i tedeschi non sono un popolo freddo. Parlo soprattutto dei tedeschi del Sud Germania. Sono molto solari, tentano di parlare in italiano con un accento buffo. Sono chiacchieroni.
Si informano su come funziona la scuola qui, ad esempio, e non esitano a dire se qualcosa in Italia funziona meglio che in Germania. Ho sentito tedeschi dire che i loro quotidiani fanno schifo, ad esempio.
- Adorano il cibo. Vengono qui e fanno dei miscugli pazzeschi, ma loro mangiano e con gusto.
Inoltre non mancano mai di lodare la bravura del cuoco, piuttosto che la gentilezza del cameriere o delle commesse.
Quando entrano nei negozi dicono: "Mi vesta lei, scelga lei, faccia lei!". La morte per me. Adoro vestire la gente.
- Sono premurosi. Come noi. Quando chiedi indicazioni non esitano ad accompagnarti, a mostrarti dov'è la metro, piuttosto che il bus, un negozio, un servizio informazioni. O diventano loro il servizio di informazioni per eccelenza.
Come i francesi insomma..no?! Se non li preghi 20 volte non ti indicano un bus nemmeno per morire.
- Sono puliti. Le città tedesche sono tenute con la massima cura. I parchi sono sempre in ordine, non ci sono rifiuti per terra, gli autobus sono puliti senza scritte sui sedili, sui vetri, sulla carrozeria, bruciature, tende rotte ecc...
A Berlino in ogni fermata dell'autobus soprattutto nelle zone principali c'è una colonna con un pc touch con internet. Ed è intatto. Se installano una cosa del genere in una nostra città dopo 3 secondi è svanita!
- Parlano inglese tranquillamente. E piuttosto bene. Anche i signori anziani.
- Invidiano i nostri fisici. Le tedesche odiano i loro tronchi senza fianchi e le loro pancie. Una signora magra, con due figli, 40enne mi ha chiesto perchè noi italiane siamo magre. A me, poi! Che sono la magrezza fatta a persona, proprio!

E amo i tedeschi perchè nella loro Germania si sente il dolore della divisione. Un popolo diviso in 2 per oltre 50 anni. Hanno lasciato con dei pezzi di plastica rossa il tracciato del muro. È assurdo pensare di non poter attraversare una piazza da una parte all'altra, lo stesso vale per le strade. Oppure i fiumi: magari erano solo da un lato.
A Berlino ci sono i segni della distruzione ancora, e se si pensa a quando hanno ricostruito bè...posso dar loro il consenso di beffarsi di noi, che non sappiamo mantenere ciò che abbiamo.

Certo economicamente ci stanno prendendo per i fondelli. E si sono pagati il loro debito grazie allo spread.
Però un popolo non è fatto di soldi.

Baci, baci, baci.

27 gennaio 2012

Sviluppi ed evoluzioni.

Ricordate l'entusiasmo per la mia frequenza ad acqua gym?
Da schifosa DOC questa sera ho saltato!
Proprio non avevo voglia. solitamente vado con la mia migliore amica ma lei è in vacanza da una settimana. Sono andata da sola già le volte passate, ben DUE volte, e questa sera ho cestinato l'impegno. Solo per questa sera eh.
I motivi? Oltre alla solitudine, la poca voglia ci sono:
- l'oroscopo di Fox: il Leone ha una settimana da schifo, eravamo penultimi in classifica, niente va come dovrebbe e tutti i piani saltano;
- l'oroscopino che oggi invitava il Leone a non prendersi impegni troppo grandi perchè non è il momento, non li avrebbe rispettati;
- l'acqua gelida che le ultime volte mi ha torturata nonostante i 28° Gradi: e questo mi sembra un bell'impegno;
- il diesel che costa troppo: con 20 euro sono comparse solo due tacchete: solitamente ne comparivano quattro;
- un'ora in più di studio: all'attivo 3 pagine in più (sfigata fasulla che non sono altro);
- nessun fenomeno degno di nota da farmi uscire di casa;
- nessun altro fenomeno di portata tale da farmi consumare benzina, soldi per la cena, e rinuncia a ore di sonno preziose: soprattutto dopo lo sport alle 23.05 crollo come il muro di Berlino.



Se avete bisogno di scuse per sventare qualsiasi evento qui ve ne ho proposto alcune... vi autorizzo a riciclarle!

Ah, dimenticavo: ho fatto la baby sitter per 3 giorni. Non sono più abituata. Affrontare anche l'acqua mi sembrava troppo.
Come dice una mamma: "non mi abituerò mai ai maschi!"!!!!!! Ci sono state uscite come "Zia guarda che pis***o grande ho!",
"Zia mi da fastidio il pis***o",
"Zia spariamo al lupo mannaro con i pallet",
"Zia cac** c*loooooo" lanciandosi dalla scala....
.....E ciliegina: "Zia sposta questo c*lo grande!"...........



Mi hanno anche proposto di andare in Marocco. Magari penserete: " Woooow, sì sì, figooooo!".
Io ho detto di no.
un po' per l'Università, un po' per i money (sono una poraccia studentessa) e devo prepararmi psicologicamente.
Non sono una che si adatta, sono cagionevole, sensibile, fifona. Pigra e gne gne gne. Insomma io a girare l'Europa in camper, o a fare una vacanza in un posto incognito con solo uno zaino proprio non mi ci vedo!
In ogni caso se qualcuno vuole raccontarmi la sua esperienza o darmi consigli, pareri, opinioni o qualsiasi cosa lasciate un commento qui sotto! magari cambio idea!


[Della serie "la polemica ci sta sempre"]
La valigia da Parigi di cui vi avevo parlato in questo post è arrivata. Il 16 dicembre. Fate i conti voi della tempistica. Con l'altro figlio del Signor Y. Non vi sto a raccontare che mi hanno anche spostato i vestiti....avevo espresso il mero consenso a trasportare cose loro nella mia valigia....neanche grazie...vabbè...poi io sono troppo! Tappiamoci!



Il figlio del Signor Y, nonchè il mio ragazzo, ha presentato la richiesta per la cittadinanza italiana. Incrociamo le dita. E appena la acquisisce vi farò una recensione della cerimonia e ovviamente festa! Siete tutti invitati!!!!


Baci, baci, baci.

25 gennaio 2012

No ai telefonini!

Volevo fare un appello.
In particolar modo a chi ha a che fare con bambini: mamme, nonne, zie, baby sitter, vicine di casa ecc...

"TENETE LONTANO, ALMENO 2 METRI, I CELLULARI DAI BAMBINI".

Molti penseranno: "sì dai la solita manfrina!". E invece io sono una persona seria...e motiverò il tutto.

Chi ha guardato la puntata di Report su rai3 la domenica sera riguardante i telefonini saprà di cosa parlo. Altrimenti...eccovi serviti!




L'Organizzazione Mondiale della Sanità non ha diffuso questo messaggio e la ricerca fatta in Svezia riguardante i danni che può provocare l'uso prolungato e costante alle nostre cellule...E questo per ovvi interessi economici, oltre che per un presunto conflitto d'interesse da parte di uno dei membri dell'OMS...

La ricerca svedese spiega come l'uso del cellulare, con la sua emissione di onde, se utilizzato per 10 anni almeno un'ora al giorno provochi tumori nella parte in cui viene appoggiato l'apparecchio durante la trasmissione di tali onde, che si ha durante le chiamate, l'invio di sms/mms e la connessione ad internet.

Gli studiosi, inoltre, anche di casa nostra, spiegano che l'effetto si moltiplica quando il soggetto sia un bambino o un giovane in via di sviluppo in quanto il loro cervello è più sensibile a tali onde le quali penetrano in misura maggiore andando così a ledere le cellule del cervello. Cellule che a lungo andare possono diventare di tipo tumorale.

L'unico rimedio sarebbe quello di tenere lontano il cellulare dal nostro corpo almeno di 2 metri. Cosa impossibile perchè ne limiterebbere radicalmente l'utilizzo.

Tutto ciò non riguarda solo il vecchio cellulare, maanche i nuovi smartphone, tablet e company.


Non ho alcuna autorità per imporvi di non utilizzare tali apparecchi al fine di proteggere la vostra salute. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, soprattutto ora che siete a conoscenza di tali informazioni. Mi auguro che le vostre scelte ora siano più consapevoli se non altro.

Vi invito comunque a limitare l'utilizzo di tali apparecchi, di non dormire con il telefino sotto al cuscino o con il pc connesso a un metro da voi. Sono piccole precauzioni per scongiurare una malattia devastante e per il momento senza rimedio a livello di prevenzione e senza cure certe.


Ma l'invito maggiore, che mi sta più a cuore è quello rivolto ai bambini. Ai nostri adulti di domani.
1. Non date loro l'i phone x calmarmi al ristorante, e se lo fate mettelo in modalità "aereo" in modo che la trasmissione di onde sia ridotta se non nulla. Meglio sempre portare con voi un gioco da loro molto amato. O lasciateli fare una corsa nel giardino del ristorante!
2. Quando li fate parlare con i loro nonni cercate di preferire il telefono di casa, o un auricolare(non bluetooh, ovviamente). Magari anche le vecchie cabine telefoniche se esistono ancora...potrebbe esser un'esperienza divertente. Se proprio non vi riesce nessuno di questi rimedi, almeno limitate la frequenza e la durata delle conversazioni...
3. Se sono appassionati di fotografia dategli la macchina fotografica, anche una vecchia kodak che avete in casa. O fate sì che gli/le venga regalata...imparerà ad attendere lo sviluppo delle foto che scatta!!!




Spero che almeno un pochino -ino -ino allontaniate questi cellulare dai bambini. Anche il fumo passivo và!
I vostri figli vi diranno sicuramente grazie!!!

Ora che avete finito di leggere invece di toccarvi le parti intime, il seno sinitro, il cornetto rosso...allontanate il cellulare dai vostri figli e da voi stessi. È il miglio scongiuro!!!!


Baci, baci, baci.

23 gennaio 2012

Ok. Accetto insulti.

Scopro ora che non scrivo dal tre Novembre 2011. Dall'anno scorso. Vergogna.
"ok, accetto insulti per la mia assenza" è la prima cosa che mi viene da dire.

Con insulti intendo critiche pertinenti, non volgari e riguardanti la mia assenza. Ma anche incoraggiamenti, perchè no?!
Tutto il resto tenetevelo per voi.

Dai, aggiorniamoci un po':

1. Beyonce ha partorito. Femmina. I win win win win win!!!!!
Ivy è il nome che hanno scelto. In realtà il nome completo è un altro ma non ci interessa.
Si chiama Ivy, come la falsa che su Gossip Girl finge di essere la cugina di Serena Van Der Minchiam... Magari non è un augurio alla trasparenza e alla sincerità ma sempre meglio di un augurio alla sregolatezza che la Signora Cannon(Mariah Carey) ha fatto alla sua Monroe.


2. Abbiamo questo nuovo bel Governo Monti, che personalmente non approvo.
Per invidia probabilmente: al Bildeberg ci voglio andare anche io. Anzi, voglio esser membro anche io, non solo andarci.


3. Nuove guerre sono scoppiate, alcune battaglie apparentemente concluse. Mi fido sempre meno dei giornalisti.

Gheddafi è stato ucciso. Sì l'hanno catturato, violentato e ucciso. Tenendo conto delle decine di sosia di Gheddafi circolanti nel mondo, lasciatemi nelle mie perplessità sulla veridicità della notizia!

In Nigeria vengono massacrate decine, forse centinaia, di persone al giorno, ma non è dato saperlo.

L'Iran lancia missili verso Israele. Il mondo trema, tutti con la mente a una terza guerra mondiale. L'Italia, anzi il nostro nuovo Ministro degli Esteri Terzi, sostiene che l'Iran si adeguerà al monito dell'ONU. Chissà cosa avrebbe detto invece l'ex Ministro Frattini. Sicuramente qualcosa di più plausibile e credibile.

Israele timorosa come ogni grande potenza (dai lasciatemi fare dell'ironia) lascia fuoriuscire qualche opinione di troppo. Il direttore di un giornale israeliano sostiene che Obama dovrebbe esser ucciso così che subentri qualcun altro più autorevole, coraggioso ed eroico, capace di proteggere Israele e fermare la follia dell'Iran. Dopo questa figura, il direttore si è scusato...vabbè...
Avete capito bene. Obama ucciso: non deve nè mettersi da parte, nè esser deportato, nè arrestato. Deve esser eliminato.
Rinnovo i miei complimenti ai soldati americani che impuniti hanno violentato donne e bambine palestinesi.

È scoppiata la Cyber Worldwire War. Ossia la guerra tra gli hacker.
Una sentenza della Corte degli Stati Uniti d'America (della quale mi farò un quadretto da appendere nella hall della mia futura casa) ha stabilito che siti internet come Megaupload e Megavideo vadano chiusi in quanto violano i Copyrights e al titolare di tali siti è stata applicata una pena detentiva.
Gli hacker di tutto il mondo rientranti nella setta di Anonymous si sono inca..volati e hanno attaccato un po' di siti: quello dell'FBI, di una casa editrice francese, di qualche società cinematografica. Tutti i popoli si schierano con Anonymous, diventando nuovi partigiani.
Peccato che i nostri valorosi combattenti non sappiano che hanno attaccato anche il mercato borsistico: la borsa del Ghana e del Botswana.


Mi fermerei qui. Vi ho elencato abbastanza disgrazie no?!

Ah...mi sono iscritta ad acqua gym. E ci vado da due mesi con sodfisfazione. Mi piace molto. Inoltre, in ballo ci sono alcune proposte. Anche sconvolgenti.
Ma per queste c'è tempo.


Baci, baci, baci.